Come aprire un’attività commerciale

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Aprire un’attività commerciale, o quantomeno puntare su un lavoro autonomo, è una strada sempre più ricercata dalle nuove generazioni. I giovani d’oggi, sfiduciati da un mercato del lavoro poco stimolante, meritocratico e remunerativo, senza contare la chiusura e le difficoltà nella ricerca di un impiego, sono più propensi a diventare imprenditori per provare ad avere un’autonomia finanziaria soddisfacente che può essere acquisita da alcuni anche attraverso tutti i casino online con neteller e altri metodi per guadagnare online, e al tempo stesso unire le proprie passioni e ambizioni.

Non è però tutto oro quel che luccica. Al di là delle difficoltà e degli oneri economici che subentrano in seguito, molti interessati ad aprire un’attività commerciale sono scoraggiati quando si trovano di fronte ad un iter burocratico davvero lungo, di certo tedioso, e che ha bisogno giocoforza di figure professionali esterne, una su tutte il commercialista. In questo articolo andremo a ricapitolare quali sono le procedure “classiche” per aprire un’attività commerciale. Se riuscirete ad arrivare alla fine, sarete già a buon punto!

I primi passi da compiere per aprire un’attività commerciale

E’ palese che alla base di tutto deve esserci la scelta del tipo di attività da sviluppare. Vanno inoltre appurate le mancanze di impedimenti morali e giuridici e solo a quel punto si può cominciare a pensare alla forma giuridica più adeguata alla propria posizione e al proprio progetto. Ecco che quindi l’aiuto di un commercialista (a meno che non si sia già esperti in materia) è necessario, considerato che la scelta del giusto regime fiscale sarà poi determinante nell’ottimizzare le entrate e le spese da sostenere. Tanto per intenderci, molti giovani che scelgono un lavoro autonomo optano per il regime forfettario, utile per le numerose agevolazioni fiscali ma a cui non possono aderire tutti.

Determinate forma giuridica e regime fiscale, è ora di aprire la partita IVA, procedura che svolge direttamente il commercialista o in alternativa va fatta presso l’Agenzia delle Entrate (lì ci sarà da compilare un modulo dove specificare quanto discusso in precedenza). Una volta aperta la Partita IVA, va fatto lo stesso procedimento per aprire le nuove posizioni INAIL e INPS. Gli ultimi step da compiere sono quelli del modulo SCIA (di cui ci occuperemo in modo più approfondito nel paragrafo che segue) e l’iscrizione presso il Registro delle Imprese.

Cos’è il modulo SCIA?

Quando si ottiene la partita IVA è quindi obbligatorio recarsi presso la Camera di Commercio cui si fa capo e presso il Comune dove s’intende aprire l’attività per inoltrare la dichiarazione d’inizio attività. Complementare a questo c’è il modulo SCIA, acronimo Segnalazione Certificata di Inizio Attività, che può essere compilato direttamente online. Questo modulo, peraltro, deve essere utilizzato anche nel caso si desideri porre fine alla propria attività commerciale, o anche solo sospenderla per un periodo di tempo determinato. Contattando il SUAP, comunque, si avranno maggiori delucidazioni a riguardo e si potrà stabilire se anche nel proprio specifico caso sussistono questi ultimi obblighi (i piccoli artigiani con meno di 4 operai, ad esempio, sono esenti).

Il locale commerciale per la propria attività commerciale

Siete riusciti a compiere tutti i precedenti passi? Ottimo! A questo punto comincia la ricerca del locale (ricordiamo che chi deve aprire un bar o ristorante è chiamato a seguire uno specifico corso di abilitazione) e cominceranno di pari passo anche le prime spese economiche da sostenere. Arredamento, attività di promozione, magazzino e tanto altro, metteranno subito a dura prova il proprio conto in banca. Quando si sceglie un locale per la propria attività commerciale, infine, vanno rispettati questi ultimi step: pagamento SIAE nel caso ci sia riproduzione di video o musica, certificazione per agibilità e abitabilità del locale e valutazione anti-incendio effettuata dai Vigili del Fuoco.