
Le leggi sulla sicurezza sul lavoro sono necessarie per riuscire a garantire un ambiente di lavoro sicuro e rispettoso della salute fisica e mentale di tutti lavoratori.
In Italia, c’è una normativa molto complessa e strutturata, ma ci sono alcune leggi a cui è necessario fare riferimenti Decreto Legislativo 81/2008 che prende il nome Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro che raccoglie, coordina e aggiorno in un unico corpo normativo tutte le principali leggi in materia.
Vediamo nel dettaglio quali sono le norme principali da considerare e analizzeremo in particolare la figura del RSPP, ovvero il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione.
Il D. Lgs. 81/2008: la normativa sulla sicurezza
Entrato in vigore nel 2008, il D.Lgs 81/08 ha sostituito le disposizioni precedenti accorpandole in un testo unico che mira a rendere chiaro il quadro normativo. Questo decreto stabilisce alcuni principi tra i quali:
- · Il diritto del lavoratore a operare in ambienti sicuri e salubri
- · Il dovere del datore di lavoro per la valutazione i rischi e mettere in atto misure di prevenzione
- · L’obbligo di formazione e informazione costante del personale
- · Necessità di un’organizzazione aziendale strutturata per gestire la sicurezza
Il decreto si applica a tutte le aziende sia pubbliche che private, incluse liberi professionisti, associazioni e persino enti del terzo settore, se impiegano.
Documento di valutazione dei rischi (DVR)
Uno degli obblighi principali previsti dalla legge è la redazione del DVR, ovvero il Documento di Valutazione dei Rischi. Si tratta di un documento fondamentale, che analizza tutti i potenziali pericoli presenti nell’ambiente di lavoro e definisce le misure preventive da adottare.
La stesura del DVR non è facoltativa, ogni datore di lavoro è tenuto a redigerlo (o a farlo redigere da un tecnico qualificato) entro 90 giorni dall’inizio dell’attività. Non farlo espone l’azienda a sanzioni molto gravi, che possono includere multe elevate e responsabilità penali in caso di infortuni.
Chi è l’RSPP e perché è obbligatorio nominarlo
Tra le figure previste dal D. Lgs. 81/08, una delle più rilevanti è senza dubbio quella del RSPP, ovvero il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione. Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione si specifica che la persona designata dal datore di lavoro per la coordinazione di prevenzione e la protezione dei rischi professionali.
Non si tratta, quindi, solo di un consulente esterno o di un tecnico specializzato, ma di un vero e proprio punto di riferimento interno o esterno all’azienda per tutte le tematiche legate alla sicurezza.
Il compito del RSPP è lavorare in sinergia con il datore di lavoro per:
- Elaborare il DVR;
- Proporre misure di prevenzione e protezione;
- Promuovere la formazione e l’informazione dei lavoratori;
- Monitorare l’efficacia delle azioni intraprese e proporre aggiornamenti.
Per ricoprire il ruolo di RSPP sono richiesti dei requisiti precisi, ed è importante sottolineare che la nomina del RSPP è obbligatoria e spetta esclusivamente al datore di lavoro. Non può essere delegata a un dirigente o a un altro collaboratore interno, come chiarito all’articolo 17 del decreto. Se il datore di lavoro non procede con la nomina, ne risponde personalmente e penalmente.
In base alle dimensioni dell’azienda e alla natura dell’attività svolta, il datore di lavoro può:
- Designare un RSPP interno (un proprio dipendente con i requisiti adeguati);
- Affidarsi a un professionista esterno.
- Esiste anche un caso in cui il datore di lavoro può ricoprire lui stesso il ruolo di RSPP, ma solo in alcune categorie aziendali, come specificato nel D.M. 16/01/1997 (ad esempio imprese fino a 30 lavoratori in determinati settori). In questi casi, deve comunque frequentare appositi corsi di formazione.
Le altre figure previste dal D. Lgs. 81/08
Il Testo Unico prevede anche l’obbligo di designare delle figure specifiche per la sicurezza sul lavoro oltre il RSPP come:
- Il medico competente, nei casi in cui siano richiesti controlli sanitari periodici;
- Gli addetti alle emergenze, formati per gestire incendi, evacuazioni e primo soccorso;
- Il RLS (Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza), eletto dai dipendenti o designato attraverso le rappresentanze sindacali.
- Ognuna di queste figure ha ruoli specifici e ben delineati dalla legge. Non sono formalità, ma elementi strutturali di un sistema di prevenzione efficace.Le sanzioni previste per chi non rispetta gli obblighi in materia di sicurezza sono severe. Si va da multe di migliaia di euro fino alla chiusura dell’attività o all’attribuzione di responsabilità penale in caso di infortuni o malattie professionali
Ma al di là degli aspetti legali, c’è una ragione ancora più importante: tutelare la salute e la vita delle persone.