Come realizzare un piano di comunicazione d’impresa

Il mondo aziendale e organizzativo ha bisogno di una serie di elementi che possono portare alla realizzazione di una struttura economica e finanziaria di grande livello. Senza dilungarsi in una terminologia difficile e ridondante, tutto deve passare attraverso un impianto funzionale e che sia in grado di soddisfare tutte le richieste e tutte le esigenze di cui si può avere bisogno. Che queste siano organizzative, strutturali, professionali o comunicative, tutto dipende dalla natura del proprio progetto. Quando si vuole, ad esempio, immettere in un certo mercato il proprio tipo di organizzazione lo si può fare attraverso la realizzazione di un piano di comunicazione di impresa, che passi attraverso una serie di passaggi e che porti alla più auspicata soluzione, vagheggiata da www.mercati24.com: il successo della propria organizzazione. Ma come realizzarne uno?

I passaggi da seguire per realizzare il piano di comunicazione d’impresa

Di seguito, sono riportati i passaggi da seguire per realizzare il proprio piano di comunicazione d’impresa in modo ottimale e vincente:

  • Analisi dello scenario: si tratta del primo passo da compiere; quando si parla di scenario si parla di contesto generale di riferimento (ambito lavorativo generale), di un contesto di settore (mercato di riferimento) e/o di un contesto organizzativo.
  • Individuazione degli obiettivi di comunicazione: il secondo passaggio degli otto previsti coincide con l’analisi dell’identità e dell’immagine di un’organizzazione. L’analisi dello scenario individua specifiche caratteristiche del contesto e/o dell’organizzazione che faciliteranno l’articolazione dell’obiettivo strategico della comunicazione.
  • Individuazione dei pubblici di riferimento: il piano di comunicazione ha sempre il suo obiettivo in pubblico, e diventa operativo in funzione delle future azioni finalizzate al pubblico di riferimento. Per ogni pubblico si elaborano una o più azioni precise; per questo motivo avviene una segmentazione del pubblico stesso, per rendere la propria azione efficace, attraverso tutte le specifiche fasi in cui si divide la segmentazione: le stesse sono scelte in funzione del proprio obiettivo e a partire dal tipo di mercato da cui si parte per la propria azione.
  • Scelte strategiche: la quarta fase consiste nella traduzione dell’obiettivo in azioni e strumenti di comunicazione e indica le direzioni che devono essere seguite nella realizzazione concreta del piano di comunicazione e nei modi di comunicare e strutturare i messaggi che si intendono scegliere.
  • Scelte di contenuto: accanto alle scelte di contenuto figurano le scelte strategiche, che implicano le determinazioni di quali sono i valori e quali le informazioni che si intendono veicolare nella costruzione dei messaggi, attraverso chiarezza, trasparenza e verità. La credibilità dipende dalla coerenza del messaggio e la sua validità dipende dalla capacità di adattarsi a forme e diversi mezzi di comunicazione.
  • Individuazione delle azioni e degli strumenti di comunicazione: rispetta il modello AIDA (Attenzione, Interesse, Desiderio, Azione) e porta alla concreta scelta di tutti gli strumenti da utilizzare nello specifico per il proprio piano di comunicazione di impresa.
  • Formalizzazione del piano: per tenere sotto controllo i tempi di realizzazione del piano e delle varie azioni, si adottano alcuni strumenti come il diagramma di Gandt, che permettere di definire la programmazione di un progetto, impostare relazioni sequenziali fra le azioni, assegnare personale alle azioni più complesse e tenere sotto controllo lo stato di avanzamento dei lavori.
  • Misurazione dei risultati: fase conclusiva della logica di pianificazione. L’assenza di analisi dei risultati vanifica la validità del piano, compromettendo l’efficacia e l’efficienza degli obiettivi.