Alla scoperta di linee guida e standard che possono incidere sul riconoscimento del carattere di inclusività delle aziende moderne. Lo facciamo insieme agli esperti di Gruppo Res che nel loro centro di consulenza aziendale formano le aziende alla certificazione della parità di genere.
La ISO 30415:2021 Diversity and Inclusion offre le linee guida che devono essere seguite dalle società che desiderano accogliere il principio della valorizzazione della diversità nei sistemi di gestione. Si tratta, infatti, di uno standard internazionale che indica le best practice e i requisiti fondamentali per i processi di gestione delle human resources mirati a valorizzare le diversità. Nel novero dei temi più importanti ci sono:
- La cultura dell’inclusione
- La responsabilità
- La progettazione di produzione e servizi
- Il ciclo di vita di gestione delle risorse umane.
Il concetto di responsabilità
Quando si parla di responsabilità si fa riferimento alla necessità che le organizzazioni ragionino a livello di accountability riuscendo a mettere in evidenza la qualità delle strategie applicate in materia di inclusione. Si tratta, insomma, di integrare gli obiettivi e i principi di diversity and inclusion nelle pratiche, nei processi e nelle politiche aziendali. Al tempo stesso, è importante che vengano definite le responsabilità per assicurare che i principi di diversity and inclusion siano sviluppati a livello di organi di governo.
Inclusione, diversità e business
Come si è capito, nel mercato attuale i concetti di inclusione e diversità costituiscono un aspetto di primaria importanza e, al tempo stesso, un fattore distintivo che non può essere trascurato. L’attenzione che viene dedicata alla capacità inclusiva da qualche anno a questa parte è motivata non solo da ragioni etiche, ma anche e soprattutto da questioni di business e processi organizzativi. È chiaro che sono consistenti le ricadute economiche dell’impegno civico e sociale delle organizzazioni.
I consumatori, oggi come mai era accaduto in passato, prendono decisioni che sono condizionate anche dal comportamento sociale ed etico delle organizzazioni.
Per le aziende, dunque, essere in grado di assecondare i nuovi bisogni è una necessità da cui non si può prescindere, per ragioni strategiche oltre che culturali.
Che legame c’è tra la UNI PDR 125:2022 e la ISO 30145
La UNI PDR 125 è una norma che risponde alla necessità di migliorare le politiche che sono mirate a limitare le differenze fondate sul genere, integrandole nei processi organizzativi. D’altro canto la ISO 30415 propone degli spunti di più ampia portata in relazione ai concetti di inclusione e diversità, prendendo in esame fattori quali le differenze correlate alle diverse abilità, alla provenienza geografica e all’età.
Dunque, l’approccio della prima è più mirato, mentre quello della seconda presuppone uno sguardo di insieme. Le due norme sono complementari fra di loro, e rappresentano un tassello prezioso nel puzzle relativo agli interventi dell’Agenda ONU 2023 per i temi di sostenibilità generale.
Quali benefici offrono le norme UNI PDR 125:2022 e ISO 30415
Grazie all’applicazione delle norme in questione, le organizzazioni hanno la possibilità di conseguire il riconoscimento dell’efficacia delle politiche di diversità e inclusione, che viene assegnato da un ente terzo accreditato. Inoltre, le imprese riescono a migliorare la reputation e divengono più attrattive per i talenti che ambiscono a collaborare con realtà inclusive. La UNI PDR 12/2022 tende a focalizzarsi sulle differenze di genere, e di conseguenza permette di usufruire di sgravi contributivi, ma anche di ottenere punteggi premiali nel contesto di bandi di gara che prevedano una certificazione UNI PDR.
Ma non è tutto, perché c’è un altro vantaggio da prendere in considerazione: l’opportunità di ottenere punti nell’ambito dei processi di qualifica fornitori messi in atto dalle aziende del mercato con una specifica attenzione alle tematiche che riguardano la parità di genere nelle sue molteplici declinazioni.