L’ASSUNZIONE OBBLIGATORIA PER LE CATEGORIE PROTETTE: SOGGETTI PRINCIPALI

lavoro

Le aziende

Le aziende, negli inserimenti lavorativi dei soggetti svantaggiati, possono ricercare lavoratori delle categorie protette tramite:

  • Consultazione delle graduatorie provinciali
  • Consultazione degli elenchi nei centri per l’impego
  • Agenzie per il lavoro

I lavoratori che rientrano nelle categorie protette possono essere assunti a tempo determinato o indeterminato alle stesse condizioni retributive dei lavoratori di pari mansioni.

Le aziende, per facilitare l’inserimento, possono prevedere periodi di formazione, sostegno e orientamento.

Le assunzioni delle categorie protette avvengono tramite richiesta di avviamento o convenzioni, all’Ufficio di Collocamento mirato entro 60gg. dall’obbligo di assunzione.

Gli incentivi a favore delle aziende hanno una durata massima di 36 mesi, pari a:

  • 70% della retribuzione lorda mensile per i lavoratori disabili assunti a tempo indeterminato con un’invalidità superiore al 79%
  • 35% della retribuzione lorda mensile per i lavoratori assunti a tempo indeterminato con un’invalidità tra il 67% e il 79%.

Incentivi della durata massima di 60 mesi, pari a:

  • 70% della retribuzione lorda mensile per lavoratori con disabilità psichica e intellettiva maggiore del 45%

Incentivi per tutta la durata del contratto, pari a:

  • 70% della retribuzione lorda mensile per assunzioni con contratto a tempo determinato non inferiore ai 12 mesi per lavoratori con disabilità psichica e intellettiva maggiore del 45%.

Per le aziende inadempienti dell’obbligo di assunzione, sono previste delle sanzioni amministrative.

Prima della sanzione è stata introdotta la procedura di diffida per il datore di lavoro che deve:

  • Regolarizzare le inosservanze
  • Pagare una sanzione ridotta pari a un quarto in caso di assunzione ottemperata.

 

Il Collocamento mirato

L’inserimento e l’integrazione lavorativa avviene tramite la procedura del collocamento mirato: si tratta di una serie di strumenti per la valutazione delle capacità lavorative delle persone con disabilità.

Per accedere al collocamento mirato occorre per prima cosa che avvenga l’accertamento delle condizioni di disabilità da parte delle commissioni mediche:

  • Commissioni operanti presso le AUSL
  • Commissioni competenti dell’INAIL
  • Commissioni mediche di verifica del Ministero dell’Economia e Finanze per le invalidità da cause di guerra, civile di guerra o di servizio

La procedura di accertamento avviene presentando la domanda per via telematica all’INPS che avvia la pratica in cooperazione con l’AUSL.

Una volta accertata l’invalidità, il soggetto può iscriversi negli elenchi del collocamento mirato che si tengono presso gli uffici Collocamento mirato degli Ambiti territoriali dell’Agenzia per il lavoro, con tutta la documentazione necessaria.

La competenza per quanto riguarda il collocamento mirato, in Emilia Romagna, è stata trasferita dalle Province alle Regioni che sostiene il lavoro dei disabili tramite:

  • Collocamento mirato, avviamento e consolidamento dell’attività
  • Istituzione di un fondo regionale per l’occupazione
  • Partecipazione e confronto con le associazioni territoriali rappresentative delle disabilità
  • Istituzione di una conferenza per la verifica del raggiungimento degli obiettivi

L’ufficio per il Collocamento mirato offre anche servizi all’azienda stessa di consulenze generali sulle normative e obblighi di legge, sulla ricerca del personale disabile o appartenente alle categorie protette, sugli incentivi previsti.

 

L’AUSL

Il ruolo della Commissione dell’AUSL è quello di formulare una Diagnosi funzionale del soggetto disabile: i criteri per la formulazione di questa diagnosi sono stabiliti nel DPCM del 13 gennaio 2000.

In seguito alla Diagnosi funzionale, l’AUSL termina con una Relazione conclusiva, orientata alla definizione delle capacità globali di apprendimento, vita di relazione e integrazione lavorativa della persona disabile.

All’interno di questa relazione si trovano anche suggerimenti su forme di sostegno e strumenti a supporto della persona per svolgere l’attività lavorativa.

 

Il Comitato tecnico

Il Comitato Tecnico, infine, si occupa della valutazione delle capacità lavorative e dei percorsi di avvicinamento all’attività.

È formato da:

  • 1 titolare e 1 supplente designati dall’INPS
  • 1 titolare e 1 supplente designati dall’AUSL
  • 1 titolare e 1 supplente designati dai Comuni del territorio provinciale
  • 1 titolare e 1 supplente designati dall’INAIL

 

Le categorie protette

La legge prevede la stipulazione di convenzioni per i casi in cui il lavoratore incontri difficoltà di inserimento nell’attività lavorativa.

Le convenzioni vengono stipulate tra datore di lavoro e centri per l’impiego e devono contenere:

  • Descrizione della mansione a cui il lavoratore è destinato
  • Tirocini eventuali previsti
  • Controllo, sostegno e consulenza per favorire l’inserimento del lavoratore
  • Stabilire tempi e modalità nelle assunzioni
  • Adozione di eventuali deroghe nei contratti di formazione e apprendistato
  • Prevedere verifiche periodiche sull’andamento del percorso lavorativo